mercoledì 15 ottobre 2008

LIBERO.

Sorgerà un giorno
in cui sarò veramente libero
di pensare e andare
dove mi pare
ma senza usare nessun mezzo
mi troverò ovunque mi porteranno
le ali della mia immaginazione.

Non avrò bisogno di permessi
o di giudizi da parte di nessuno
perchè ci andrò da solo
e dove andrò sono sicuro che mi piacerà
perchè in ogni luogo io sto bene con me stesso.

Inseguirò quello che è il mio mondo,
arioso e spensierato,
niente più dolore,sofferenza,odio
e lotta con il mondo
perchè questo mondo è orribile
e di certo andrà avanti per conto suo
e non cambierà per nessuno di noi.

Vorrei chiedere a Dio
se ha visto il mondo con
occhi umani
di come l'ho visto io
e poi vorrei domandargli
perchè nel mondo esistono
le guerre e le malattie,tutto
ciò che fa soffrire una persona
e alla fine dirgli perchè non ha
fermato tutto questo.

Ma non vorrei perdere la fede in Dio
perchè per andare avanti ho
sempre avuto bisogno di qualcosa in cui
credere e in ogni mia difficoltà
ho trovato la via per superarla perchè
in lui ci ho creduto.

Quel giorno io non avrò più niente da perdere
perchè non sentiro' alcun male nel mio corpo
e non avro' più motivo di soffrire per niente
perchè tutte le angosce della mente
non ci saranno e appariranno frivole,banali
e insignificanti di fronte alla mia purezza.

Ma per qualsiasi cosa dovesse accadere
vorrei che chi mi ha amato
non si preoccupasse per me
ma pensasse che quel giorno
avrò trovato finalmente la pace che cercavo,
il mio spirito volerà alto nei cieli del mare
come un'aquila che vive in eterno la sua libertà.
(S.Filippo)

lunedì 13 ottobre 2008

LO SCAFANDRO E LA FARFALLA



Jean-Dominique Bauby (Parigi, 23 aprile 1952 – Garches, 9 marzo 1997) è stato un giornalista francese, e redattore capo della rivista ELLE.

All'età di 43 anni, l'8 dicembre 1995, Bauby, ebbe un ictus.

Quando si risvegliò 20 giorni dopo, scoprì che il suo corpo aveva cessato di funzionare del tutto: poteva controllare soltanto la sua palpebra sinistra. Questa è una rara condizione chimata Locked-In syndrome.

In queste condizioni, tuttavia, muovendo la palpebra sinistra riuscì a dettare, parola per parola, i suoi pensieri, così da riuscire a scrivere in questo modo Lo scafandro e la farfalla. Bauby, con un battito di ciglio, fermava il suo interlocutore su una lettera dell'alfabeto che gli veniva recitato secondo l'ordine di frequenza della lingua francese (E,S,A,R,I,N,T...). Il libro fu pubblicato in Francia nel marzo del 1997. Bauby morì dieci giorni dopo per un arresto cardiaco. È stato seppellito nella tomba di famiglia nel cimitero di Père Lachaise a Parigi.

Nel 2007, il regista Julian Schnabel ha realizzato una versione cinematografica del libro di Bauby, Lo scafandro e la farfalla. L'attore Mathieu Amalric è stato scelto per interpretare Bauby, e Schnabel ha vinto il premio per il miglior regista a Cannes.

domenica 12 ottobre 2008

NELLA TUA STANZA.

Nella tua stanza
abita tutto il tuo mondo
con i suoi giochi,
i suoi libri e il suo computer
che ti fanno compagnia
ogni volta che vuoi passare il tuo tempo
a rilassarti e viaggiare con la fantasia.

Nella tua stanza regna sovrano il silenzio,
perchè solo lì dentro
ritorni in tè stesso e puoi non recitare la tua parte
come fai nella realtà,
ritrovi la vera pace dei sensi
e sei in grado di dialogare con i tuoi pensieri.

Nella tua stanza
fuggi da tutto ciò che non vuoi vedere o sentire,
ti estranei dal mondo ma in fondo sai che in essa
ci stai bene,
se non hai qualcuno che ti può ascoltare
puoi confidare tutto in un diario
e rileggerlo quando ne senti il bisogno,
perchè i tuoi sogni rimangono scritti nelle sue pagine
e non ti abbandonano mai.

Nella tua stanza
tutto quanto appare piccolo
e di certo hai tutto un universo da scoprire,
puoi sfogare ogni istinto che reprimi
tutte le volte che apri la sua porta per entrarci
ma dentro trovi sempre il momento
di riflettere e abbattere i dubbi
per risolvere i tuoi problemi e prendere una decisione.
(S.Filippo)

LA PAURA DI VIVERE.

Guarda il video su youtube:



Correre nel buio
in preda a un forte rumore
mentre cerchi di sfuggire
a una tua fobia o persecuzione.

Timore di crescere
e di non potercela fare,
restando fermo a guardare
un mondo che avanza troppo veloce
rispetto ai tuoi piccoli passi.

Dubbi verso l'altro sesso
di non riuscire a capirsi
e quindi non parlarsi,
reprimere ogni dialogo
nella eventualità di essere fraintesi
e poi rifiutati,
condannarsi inesorabilmente alla solitudine.

Terrore creato dall' informazione,
per mezzo di uno schermo
che ti sbatte davanti agli occhi
sogni troppo grandi da poter realizzare
o argomenti di cronaca assai inquietanti
tanto da legarti chiuso dentro casa.

Ansia di guidare e di andare lontano,
quando leggi su un giornale
dell'ennesimo incidente
mentre pensi dentro tè stesso
se un giorno tutto questo potrà mai capitarti
ma forse alla fine ritieni che tutto sommato
il destino va come deve andare
e neppure il denaro e la salute
oggi danno più alcuna certezza.

Timore di perdere tutto e
anche l'affetto dei propri cari,
come crollano i pilastri di una casa
su cui tu per anni hai cercato di costruire
la tua sicurezza.

Angoscia verso l'ignoto,
sgomento di conoscere la propria verità
nascosta in un silenzio che vuoi soffocare
per non dare spazio a giudizi
che ti fanno male
e turbano la tua esistenza.

La vita a volte fa anche paura,
ma chi rifiuta di vivere la vita
accetta di annullare ogni singola emozione,
quelle brutte che non vuoi provare
ma anche quelle belle che puoi incontrare
per dare un senso a ogni giorno che trascorri,
perchè non c'è niente di peggio che
perdersi nella noia di una esistenza inutile e vuota,
solo per timore di non guardare in faccia la propria paura
e forse superarla.
(S.Filippo)

mercoledì 8 ottobre 2008

LA DOTE DI UN ARTISTA

Creatività ed espressività di un'opera,
unite alla ricerca della particolarità.
Armonie di suoni e colori,
fusione di immagini e visioni
che lasciano ampio spazio alla fantasia
e si allontanano dal vuoto mentale.
Attenzione rivolta verso il nuovo,
l'inusuale,per non cadere ogni volta
nel già visto o sentito o nel banale.
Contrasto di immaginario e di reale nel contenuto,
per mettere a confronto similitudini varie
con la vita di ogni giorno reale,
dove ognuno in qualche aspetto di esso
ci si può ritrovare.
(S.Filippo)

giovedì 2 ottobre 2008

NUOVO ALBUM

The M.Estrada band,suoni sperimentali uniti a una forte dose di melodia,veramente interessante,scaricalo:

POESIA PER UN GATTO.

Guarda il video su youtube:



Elegante e raffinato
con quel tuo pelo affusolato
tu sei il mio migliore amico
e perciò ti benedico

non hai bisogno di parlare
per poter comunicare
ma se vedi i croccantini
ti fai subito capire

tu sei furbo,
sbarazzino,
hai un po' quest'aria da bambino
non sai niente della vita
e tu la vivi senza fatica

affascinante e malizioso
ma anche tenero e distratto
prendi come passatempo
la tua lana arrotolata
e con quella sei un portento

io ti invidio le giornate
che tu spendi
senza farti le menate
senza turbe nè pensieri
perchè tu non hai problemi

a te basta solo miagolare
per lasciarti accarezzare
come piangono i bambini
per il latte da succhiare

io vorrei tu possa parlare
per capire ciò che stai pensando
ma preferisci stare zitto
e te ne vai scodinzolando

ma tu sei il mio antidepressivo
e se ci son giornate nere
tu mi allunghi una zampetta
e mi distrai dalle mie pene

ed è per questo che ti ammiro
tu sei il modello a cui io aspiro
rilassato e disinvolto
divertente e indipendente
tu mi attrai ma veramente
piaci anche a tanta gente

ma se sapessi che rinasco
io te lo giuro faro' un patto
e invochero' una santa preghiera al Signore
per poter diventare un giorno gatto.
(S.Filippo)