lunedì 23 marzo 2009

IL NIENTE.

Avvolto nel buio,
dentro una stanza.
Vedere nero in ogni passo.
Camminare lentamente,
senza far rumore.
Respirare piano,
senza farsi prendere
dall'angoscia del terrore.
Sentirsi avvolto in una atmosfera diversa,
inquietante e surreale,
per una esperienza unica ed
estremamente personale.
Toccare con mano il proprio io,
conoscersi fino in fondo.
Poi fermarsi a pensare,
facendo parlare il silenzio.
E rendersi conto se davvero è importante
riempire un'esistenza di emozioni
oppure sparire nell'oblio di anni vuoti
e accorgersi di non aver mai vissuto.
(S.Filippo).

giovedì 5 marzo 2009

TUTTO CIO' CHE E' STATO.

Tutto ciò che è stato
fa parte di un tempo passato,
appartiene a momenti
che non tornano indietro
come un treno in corsa
che lo vedi sfugggire
e non ritorna più.
Il passato vive solo nei ricordi
della nostra mente
e solo se lo vogliamo
riprende vita per un momento
ma a un tratto poi svanisce,
e tu per un attimo hai solo pensato
a ciò che potevi fare
un giorno per raggirare il destino
e rendere ogni cosa migliore.
Ma alla fine sorridi e pensi
che tutto ciò che è stato è stato
e comunque non tornerà.
Ti aspetta il presente,
e con esso tutta la tua esperienza
che ti servirà a non sbagliare più
e a reagire verso ogni ostacolo,
seppur nuovo e difficile.
Perchè ho guardato dentro ai tuoi occhi,
ho capito che hai sofferto troppo
e ora non vuoi più soffrire.
(S.Filippo).

VECCHIO.

Solo e annoiato
seduto su una panchina
ad aspettare i giorni che passano
silenzio e quiete attorno a me
anche troppa per un vecchio di ottantatre'.
Fermo e immobile
sento canzoni da una radio lontana
a ricordarmi gli amori di una gioventù ingenua
e i bei tempi andati.
Appogiato a un bastone
mi sento debole
e ho voglia di urlare,
riprendere a vivere
e ritornare ragazzo
ma ora sento mancare le forze
e tutto mi sembra crollare addosso.
Nessuno mi ascolta,
nessuno mi parla e
tutto il mondo è preso dal vortice
di una vita frenetica
che non lascia più spazio
a un vecchio come me e alla mia realtà
sempre più dura da accettare.
E solo da lontano inizio a scorgere
la nera signora in agguato
che aspetta solo di cogliermi
all'improvviso per portarmi via lontano.
(S.Filippo).